Festival di Sanremo

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  1. giulia96zerina
     
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    è un vero peccato.. :(
     
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  2. _Zerina94;)
     
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    CITAZIONE (wilmington @ 16/1/2012, 15:08) 
    Giovani
    01. Giulia Anania - La mail che non ti ho scritto
    02. Dana Angi - Incognita poesia
    03. Bidiel – Sono un errore
    04. Alessandro Casillo - È vero
    05. Marco Guazzone - Guasto
    06. Celeste Gaia – Carlo
    07. Io ho sempre voglia - Incredibile
    08. Erica Mou - Nella vasca da bagno del tempo

    Big
    01. Arisa - La notte
    02. Samuele Bersani - Un pallone
    03. Pierdavide Carone e Lucio Dalla – Nanì
    04. Chiara Civello - Al posto del mondo
    05. Gigi D'Alessio e Loredana Bertè - Respirare
    06. Dolcenera - Ci vediamo a casa
    07. Eugenio Finardi - E tu lo chiami Dio
    08. Irene Fornaciari - Il mio grande mistero
    09. Marlene Kuntz - Canzone per un figlio
    10. Emma Marrone - Non è l’inferno
    11. Matia Bazar - Sei tu
    12. Noemi - Sono solo parole
    13. Francesco Renga - La tua bellezza
    14. Nina Zilli - Per sempre

    01. Arisa con Josè Feliciano - Que Serà
    02. Samuele Bersani con Goran Bregovic - My Sweet Romagna
    03. Pierdavide Carone e Lucio Dalla con Mads Langers - Anema e core
    04. Chiara Civello con Shaggy - You Don’T Have To Say You Love Me
    05. Gigi D'Alessio e Loredana Berté con Nina Hagen - Auf Der Welt
    06. Dolcenera con Professor Green - My life is mine
    07. Eugenio Finardi con Noa - Surrender
    08. Irene Fornaciari con Brian May - I Who Have Nothing
    09. Marlene Kuntz con Patti Smith - The World Became The World
    10. Emma Marrone con Gary Go - If Paradise Is Half As Nice
    11. Matia Bazar con Al Jareau - Speak Softly Love
    12. Noemi con Sarah Jane Morris - To Feel In Love
    13. Francesco Renga con Sergio Dalma - El Mundo
    14. Nina Zilli con Skye - Never Never Never

    L'unico che mi piace, e qui mi daranno contro, è Alessandro. Poi Noemi, per il resto non mi interessa niente quest'anno!
     
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  3. *marica*
     
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    Sanremo 2012: ecco la scaletta delle cinque



    Debutterà martedì alle ore 20.35 su RaiUno la nuova edizione del Festival di Sanremo, condotto per il secondo anno consecutivo da Gianni Morandi, quest’anno accompagnato dal comico Rocco Papaleo e dalla “valletta” Ivana Mrazova.

    Riuscirà Morandi a portarsi a casa gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno? Chissà nel frattempo, ecco qualche anticipazioni sulle cinque serate del Festival…

    Prima serata – Martedì 13 febbraio: Sarà il duo comico Luca e Paolo, protagonista della passata edizione del Festival ad aprire la prima serata della kermesse introducendo il superconduttore Gianni Morandi, che a sua volta si avvarrà di due collaboratori d’eccezione: l’attore Rocco Papaleo e la top model 19enne Ivana Mrazova che, come ha sottolineato Morandi in conferenza stampa “sarà una sorpresa per tutto il pubblico”. Nel corso della serata si “esibirà” anche l’attesissimo Adriano Celentano.
    In questa prima serata, inoltre, si esibiranno i 14 cantanti in gara nella categoria Artisti, votati dalla giuria demoscopica e soltanto i 12 più votati potranno partecipare alla seconda serata.

    Seconda serata – Mercoledì 14 febbraio: nella seconda serata proprio per rendere omaggio all’edizione record di ascolti dello scorso anno, ci sarà la presenza di Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis nella vista di ospiti che succederanno a Luca e Paolo presenti nella prima serata e passeranno lo scettro di vallette alla supervalletta Ivana Mrazova. Per quanto riguarda invece la gara canora, si esibiranno i 12 artisti rimasti in gara e solo 10 di loro saranno ammessi alla quarta serata. In questa seconda serata inoltre partirà la gara dei Giovani di SanremoSocial con le prime due sfide a eliminazione diretta.


    Terza serata – Giovedì 15 febbraio: ci sarà la serata dedicata alla musica italiana tout court e tutti gli artisti, anche quelli temporaneamente eliminati dalla giuria demoscopica, duetterano con 14 ospiti internazionali; questa serata vedrà la presenza della campionessa sportiva Federica Pellegrini, incoronata per l’occasione madrina dell’evento. Tramite il televoto si decreterà il vincitore della serata e il ripescaggio di due artisti dei quattro eliminati mentre nel frattempo continuerà la gara di SanremoSocial, sempre con due sfide ad eliminazione diretta.

    Quarta serata – Venerdì 16 febbraio: la serata si aprirà con l’esibizione di David Garrett, violinista anglo-tedesco, su musiche dei Nirvana accompagnato dai passi di danza di Simona Atzori con coreografie di Daniel Ezralow. In questa serata ci saranno inoltre due ospiti d’eccezione del panorama cinematografico italiano: Alessandro Siani e Sabrina Ferilli. Per quanto riguarda la gara i 12 artisti finalisti si esibiranno in una versione “liberamente riadattata” del loro pezzo in gara grazie al duetto con ulteriori cantanti: in tale contesto ci sarà la presenza di Alessandra Amoroso che canterà con Emma, Gianluca Grignani che si esibirà con Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Scala & Kolacny Brothers con Francesco Renga, Davide Van De Sfroos con Irene Fornaciari. A questo punto solo i 10 di loro più votati avranno accesso alla finale mentre in questa serata si decreterà il vincitore di SanremoSocial.


    Quinta ed ultima serata – Sabato 17 febbraio: la serata finale vedrà la partecipazioni di Geppi Cucciari e i Cranberries, ospiti della serata. Attraverso l’ausilio della giuria popolare e della Sanremo Festival Orchestra, si voteranno le migliori canzoni in gara e i primi tre più votati si esibiranno un’ultima volta e un’ulteriore votazione del pubblico a casa deciderà il vincitore della 62esima edizione del Festival di Sanremo che potrà a questo punto riesibirsi sul palco dell’Ariston da vincitore assoluto.




     
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  4. *marica*
     
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    Sanremo-boom: 14.378.00 spettatori
    per la prima serata








    Gianni Morandi batte se stesso. La prima serata del festival di Sanremo, segnata dalla lunga performance di Adriano Celentano, ha ottenuto nella prima parte 14 milioni 378 mila telespettatori pari al 48.51%% di share. Un risultato superiore all'esordio del festival 2011 (per la prima parte 14 milioni 175 mila con il 45.20%). Un dato che conferma le «profezie» della vigilia: «Sono convinto che faremo il record di ascolti. Andremo meglio dello scorso anno che è stato eccezionale», aveva detto in un'intervista radio il direttore di Rai1, Mauro Mazza.

    I NUMERI - Nella seconda parte il debutto del festival ha avuto 8 milioni 451 mila spettatori e il 55.24% (lo scorso anno erano stati 9 milioni 471 mila con il 48.65%). La media ponderata della serata è pari a 12 milioni 762 mila spettatori con il 49.59% (11 milioni 992 mila con il 46.39% nel 2011).

    I RISULTATI PRECEDENTI - Nella scorsa edizione il risultato più alto fu quello della puntata finale, in corrispondenza della proclamazione del vincitore. La trasmissione raggiunse gli 11.633.000 di spettatori con uno share del 63.68%. Tra i risultati più deludenti degli ultimi anni non si può non ricordare quello del 2008, anno dell’ultimo festival targato Pippo Baudo, insieme Piero Chiambretti e alla coppia Bianca Guaccero e Andrea Osvart. L’asticella degli ascolti scese infatti al 25.84% nella prima parte della quarta serata, con poco meno di 7 milioni di telespettatori. Il risultato più basso mai registrato a partire dal 1987. E’ sempre di Pippo Baudo tuttavia il record positivo. Con lui e Carlo Massarini, al Palarock, il festival raggiunse nell’ultima serata il 77.50% di share, con 18,3 mln di telespettatori.

     
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  5. *marica*
     
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    Atto secondo, la quiete dopo la tempesta
    Dentro Ivanka, bocciate le «coppie»







    La quiete dopo la tempesta? Si direbbe di sì. Dopo il gran marasma della prima, Sanremo atto secondo è proceduto placido, una canzone via l'altra, quelle dei giovani. E quelle dei big, costretti a riesibirsi dopo il guasto tecnico del debutto. Canzoni non tutte irrestibili. E ancora non si intuisce quella che metterà in file le altre. Di sicuro si sa già chi potrebbe non esserci più: questa volta la macchina del voto funziona e rimangono fuori in quattro. Anche se giovedì, dopo le esibizioni coi big stranieri, due saranno ripescati. Bocciate le "strane" coppie: D'Alessio-Berté e, a sorpresa, Dalla-Carone visto che era stata molto apprezzata. E poi Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero e i Marlene Kuntz. Che era già stato curioso vedere all'Ariston, loro rocker abituati ad altri pubblici. Sicuramente non è stata serata di polemiche, dopo la bufera seguita alle sparate celentanesche del debutto, con tanto di commissariamento voluto dal d.g. Lorenza Lei. La grande novità è semmai l'apparizione della tanto attesa top model ceca Ivana Mrazova, assente alla prima per dolori alla cervicale. Anche se alla fine parzialmente oscurata da Belen che ha sfoggiato uno spacco vertiginoso, solleticando le prurigini di molti.



    Ed è toccato alla soulsinger Nina Zilli, sempre sgargiante, l'onore di aprire sul fronte musicale, dopo lo sketch di quei mattacchioni dei Soliti Idioti: potrebbe essere la consacrazione definitiva per i due, passati da Mtv al nazionalpopolare (alla fine però non sarà proprio così). Che hanno coinvolto anche un Morandi tutto sommato sereno, dopo gli uragani di giornata. In attesa delle donne, la coppia Belen-Canalis più la top Ivana Mrazova.


    Intanto Morandi evoca lo spirito di Adriano: «Dove sei?», non senza ringraziarlo :«Ieri abbiamo fatto quasi il 50% di ascolto e questo lo dobbiamo ad Adriano, fa anche casino ma resta un grande». Poi lo raggiunge Papaleo che scherza su giurie e polemiche, indossando l'oramai consueto cappottone Montiano. La musica scorre rapida, Rocco introduce la conterranea Arisa e poi tocca appunto alla strana coppia Berté - D'Alessio, con Loredana che, a dispetto dell'esito finale, appare più in forma e più in sintonia con l'insolito partner rispetto al debutto.



    LE DONNE ARRIVANO PRIMA - E a differenza del debutto, questa sera non trascorre un'ora e mezza prima che si palesino le donne sul palco dell'Ariston: no, ci vuole solo una mezzoretta per vedere Belen & Canalis, ma non ancora la rediviva Mrazova. Che sfoggiano mise elegantissime, munite di sacchi di sabbia contro "le critiche".

    GIOVANI? NO, ADOLESCENTI - Dopo l'altra coppia (canora) del Festival, rodata eppure bocciata, il vecchio, Lucio Dalla e il giovane, Pierdavide Carone, è il turno di altri giovani, quelli selezionati attraverso il concorso Sanremo Social. Che, nei giorni scorsi ha suscitato numerose polemiche (vedi la querelle Iacchetti-Mazzi). Più che giovani dobbiamo parlare di adolescenti: i primi due in gara Alessandro Casillo e Dana Angi hanno rispettivamente 15 e 18 anni . E il primo ha decisamente la sua età, mentre la seconda sembra più matura.

    Mentre si torna alla vecchia guardia, la tradizione inalterata dei Matia Bazar e il cantautorato mai domo di Eugenio Finardi, continua il mistero Mrazova: la top model ceca non è ancora pervenuta sul palco, mentre Belen-Elisabetta continuano imperterrite a co-condurre, come se fossimo rimasti all'anno scorso. Intanto rientrano i Soliti Idioti piuttosto denaturati, senza turpiloqui vari, forse intimiditi dalle polemiche sulle parolacce al contrario abbondanti durante la prima serata . E giocano a rievocare il Baudo salvatore dell'uomo sulla balaustra di tanti anni fa.

    STRALUNATE E BARRICADERE - Continuano a sfilare i ragazzi: mentre si apprende che il giovanissimo Casillo ha eliminato la giovane-matura Angi, tocca ad altri due, piuttosto originali. La stralunata Celeste Gaia (filastrocca surreale la sua, "vorrei che ti chiamassi Carlo") vs i rockettari all'italiana Io Ho Sempre Voglia (sic, si chiamano così). Prima che Elisabetta-Belen introducano la barricadera Emma ("cosa devo fare/per pagarmi da mangiare").


    E finalmente, il nuovo oggetto del desiderio di milioni di italiani, appare: preceduta da una gag di Papaleo che sfodera il suo collarino, la tanto attesa Ivana "Ivanka" Mrazova, accompagnata dalle sue "sostitute" Belen-Elisabetta, entra e si prende la scena. Italiano discreto e a suo agio presenta i Marlene Kuntz. Pezzo neanche troppo rock, come invece ci si poteva aspettare da una band "altra" come la loro rispetto ai canoni classici sanremesi. Tra la performance "misteriosa" di Irene Fornaciari (al pomeriggio aveva ricevuto i complimenti di Brian May, buon amico di papa Sugar) e il pallone metaforico di Samuele Bersani, le "sostitute" si congedano per lasciar definitivo campo alla bella ceca. Anche se Belen non manca di far parlare di sé: fa intravedere molto, ma davvero molto, dal vestito alquanto succinto.


    I Soliti Idioti rientrano, con la gag della coppia "bene" in completino da tennis che si cimenta nel "politicamente scorretto": non troppe risate in sala questa volta, a quanto pare. I due cantano pure. Secondo verdetto giovani: i rockettari all'italiana Io Ho Sempre Voglio battono stralunata Celeste Gaia (peccato, sembrava personaggio interessante). Terzo abbinamento in materia: la nuova protetta di Caterina Caselli, Erica Mou sfida il trio neobeat Bidiel. Un poco emozionata la prima, effettivamente neobeat i secondi. C'è spazio per "l'americana" Chiara Civello : e poi ridiscendono la scalinata le Grazie diventate Tre, con Papaleo alquanto beato che lancia una sua personalissima ode su bruttezza e bellezza. Abbagliati da cotanto splendore, registriamo la prestazione in crescendo di Noemi-capigliatura-rosso-fuoco (la danno tra le vincitrici).

    GELO IN SALA- Ultimi round tra i ragazzi, la promozione della Mou rispetto al terzetto freak dei Bidiel precede l'esibizione mancante, quella dei cantautori (in divenire) Marco Guazzone e Giulia Anania. Anzi non proprio in divenire, specie il primo, voce e piano, sfodera una grinta non comune ( e infatti passerà il turno). Penultimo siparietto con i Soliti Idioti, un po' stancante infine. Sfoggiano un altro classico del loro repertorio, la "coppia gay" che non risulta proprio adatta al gusto sanremese:in sala non s'ode più una risata a questo punto. Morandi si preoccupa che lo sketch abbia potuto urtare la sensibilità di qualcuno e chiede lumi al direttore Mazza, ma a prima vista non sembra. Solamente non faceva molto ridere.

    ULTIME BATTUTE -È tempo di big: il Francesco Renga polemico per via dell'occupazione «celentanesca» del palco, conferma le sue doti canore con un brano nelle sue corde, mentre Dolcenera all-black chiude in modo piuttosto convincente. Morandi si congeda da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio (i Soliti Idioti, al secolo) che intonano un'altra canzoncina non del tutto riuscita. I ragazzi son bravi certo, ma non riescono a parlare a tutti, in una diretta da milioni di spettatori. Segue l'unico ospite internazionale della serata (un po' pochino rispetto agli standard passati), il superdanzereccio deejay francese Martin Solveig che "duetta" con un Papaleo (assente da un bel po', tra l'altro) in console. Infine le eliminazioni (con possibile ripescaggio). Sì, una serata decisamente quieta.

     
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  6. serenity78
     
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    Una schifezza quest'anno.
     
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  7. giulia96zerina
     
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    CITAZIONE (serenity78 @ 16/2/2012, 21:29) 
    Una schifezza quest'anno.

    Si,infatti:/
     
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  8. *marica*
     
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    Emma trionfa al Festival delle donne



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    Il Festival delle donne: Arisa, Emma e Noemi erano arrivate all'ultimo scalino, tutte meritevoli, tutte brave. Ma è stata l'ex reginetta d'Amici, la pugliese capace di commuoversi, a trionfare. Come avevano previsto in tanti. Emma ha vinto con una canzone «Non è l'Inferno» che è una sorta di «cartolina dalla crisi», molto contemporanea, forse un poco retorica, ma non per questo non genuina. La proclamazione è arrivata alle 1.15, dopo l'intervento di Adriano Celentano. Ovvero «Molto rumore per nulla». Il sermone del Molleggiato è stato molto contenuto, rispetto a quello del debutto. Ed è arrivato al culmine di una gara velocissima. I dieci big si erano esibiti in meno di un'ora e mezzo. Record di brevità probabilmente per le finalissime. Apprezzatissima, Geppy Cucciari, le sue incursioni nel corso di tutta la serata sono state molto gradite dalla platea. Uno spettacolo che nel complesso non è dispiaciuto al grande pubblico, che ha seguito numeroso la serata: 14.456.000 gli spettatori, con uno share del 50.93 %. L'anno scorso non si andò oltre i 12 milioni, ma la concorrenza era più agguerrita.


    Si è partiti con una coreografia, sempre firmata Daniel Ezralow, molto peace and love , con decine di coppie che si baciavano alla francese. Gianni Morandi si è palesato, alla destra Papaleo con il consueto cappotto Montiano. E alla sinistra una Ivana Mrazova (appena) vestita. Per presentare il primo in big in gara, Nina Zilli, smaccatamente ispirata, vedi la gigantesca cofana, alla compianta Amy Winehouse (che peraltro non ha mai nascosto di ammirare). Seguono i «salvati» D'Alessio-Berté (e criticati perché Loredana avrebbe cantato in playback): l'affiatamento è leggermente migliorato col passare dei giorni, ma i due ancora incarnano due stili, due registri, due mondi diversi.

    LE DONNE DI MORANDI - Gianni risponde alle critiche secondo cui sarebbe un festival troppo maschilista: «Ma come abbiamo invitato Elisabetta, Belen, Sabrina Ferilli?» E introduce un'altra comica di nuova generazione, dopo i Soliti Idioti e Alessandro Siani, la sarda Geppy Cucciari. Sveglia, col senso del ritmo, e divertente mentre legge il contratto infinito del Molleggiato («prima nessuno deve capire cosa dirò, dopo nessuno deve capire cosa ho detto»): non si fa intimidire dall'Ariston né appare spaesata come capitato agli Idioti.


    EMMA PIANGE - E tocca a Emma. Performance intensa, tant'é che a fine brano la pugliese quasi piange. E quindi è Samuele Bersani, con la sua filastrocca surreale, non coadiuvata dagli ospiti nelle scorse serate (poco memorabili gli interventi di Goran Bregovic e Paolo Rossi) . Mentre, all black, Dolcenera urla la sua «Ci vediamo a casa» e omaggia De André nel giorno dell'anniversario della sua nascita (speriamo non furbescamente).


    La gara procede velocissima, forse perché bisogna lasciar spazio al «sermone numero due» del Molleggiato: in un'ora han già cantato in sei, mai successo probabilmente in nessun altra finale del passato. Ivanka nel frattempo ha abbandonato la mise nude look per rifugiarsi in un più sobrio abito similsposa. Dalla-Carone, l'altra coppia «ripescata», pare più efficace questa sera, meglio sicuramente del duo D'Alessio-Berté,. E Noemi poi. Che ha preso coraggio, sera dopo sera, e tallonerà Emma e Arisa per l'alloro finale. Papaleo riaccenna il ballo della foca, altro tormentone delle cinque giornate.

    ARISA MATURA E IRROMPE ADRIANO - Avanti un altro, ecco l'Arisa matura del 2012: brava e consapevole, forse è meglio ritorni a cantare, piuttosto che dedicarsi all'avanspettacolo come troppe volte ha fatto negli ultimi anni. Già, è meglio lo faccia Geppy. Che ricompare e scherza sul nomignolo che Morandi ha affibbiato alla Mrazova, Ivanka. E più in generale sulla modella ceca. Presenta Eugenio Finardi, il vecchio Finardi con la sua canzone poco sanremese, assai filosofeggiante. Un'ora e mezza di spettacolo, la gara è già finita: Renga ha sfoggiato le sue doti canore superiori sicuramente al brano invero non originalissimo e ha chiuso la passerella dei big. Poi Morandi attacca con «C'era un ragazzo». Ed irrompe Adriano Celentano.


    ECCO LA TERNA E arriva la prima classifica provvisoria, effetto del voto combinato di televoto e sala stampa: i nomi si riducono a tre e corrispondono più o meno a quelli che ci si aspettava. Noemi, Arisa e Emma. Luca e Paolo tornano dopo cinque giorni, ironizzando sui turpiloqui vari, argomento dibattuto a Sanremo 2012. E coinvolgendo l'altrimenti poco visibile Ivana in un balletto sfrenato. Poi si riascolta la terna da cui uscirà la vincitrice. L'ennesima promozione interna Rai (in questo caso la fiction su Walter Chiari) e Papaleo che canta come al solito verso questo'ora. E si corre verso l'epilogo, stop al televoto.
     
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  9. Ale93_ZA
     
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    Grazie Vale!! ^_^
     
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  10. *marica*
     
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    Sanremo 2013 la prima serata






    Quando quei fischi e quegli urli hanno interrotto il momento più atteso della serata, lo one-man-show di Maurizio Crozza, in sala è scesa una ventata di gelo siberiano (ancor più freddo di quel che si poteva sentire fuori dall'Ariston). Già, la contestazione al comico genovese mentre vestiva i panni di Berlusconi, è stato il momento clou di questo debutto sanremese, la 63edizione, che non a caso era stata annunciata come la «più politica» da molto tempo a questa parte. Prima e dopo, tanta musica, non sempre nel segno della tradizione; sketch a profusione (alla fine la coppia Fazio-Littizzetto è sembrata funzionare anche su Raiuno) ; un inaudito amarcord sovietico con Toto Cutugno. E ritmo alla fine, le quattro ore sono sfilate piuttosto agevolmente. Ma partiamo dall'inizio.

    S'INIZIA CON VA' PENSIERO- Completo nero su sfondo nero, Fazio inaugura la 63esima edizione del Festival con una concione sul termine popolare, ma soprattutto va a richiamare Giuseppe Verdi nell'anno del Bicentenario. E l'Unità d'Italia. Con Va Pensiero, intonato dal coro dell'Arena di Verona. Ecco se doveva essere Festival «politico» è politico fin da subito quello di Fazio: visto che l'aria del Nabucco è da diversi anni diventata proprietà della Lega.


    LUCIANA ARRIVA IN CARROZZA- Arriva poi Luciana Littizzetto, nerovestita pure lei: per ora, i tempi sono al solito molto lunghi (forse ancor più lunghi del passato). La comica arriva in carrozza, come previsto, si diletta con qualche gioco di parole e qualche battuta in sala. I due sono rodati, dopo anni alla «Sandra e Raimondo» a«Che tempo che Fa». La freddura su Berlusconi arriva anch'essa: «Dammi l'Imu prima di andare a votare» e «I ristoranti sono pieni perché le persone vogliono fare i camerieri». Freddure appunto, l'attesa è per Crozza.


    Ma l'attesa è anche per la gara che parte 45 minuti dopo il fischio d'inizio, alla fine è pur sempre una competizione canora: si inizia dunque con l'amatissimo ( su twitter almeno, sembra ci sia solo lui) Marco Mengoni, già idolo di XFactor. Canzone abbastanza forbita, «L'essenziale». Meno la seconda, «Bellissimo», decisamente più movimentata però. Già, per chi ancora non lo sapesse, quest'anno al Festival si va in gara con due canzoni. E una delle due viene subito eliminata. Una formula che convince fino a un certo punto. Comunque vince «L'essenziale,» secondo quanto ci dice Marco Alemanno, venuto a ricordare il compagno Lucio Dalla a quasi un anno dalla scomparsa. Duplice pure Raphael Gualazzi, solo piano come quando sbancò tra i Giovani nel 2011: tra la più veloce «Senza Ritegno» e più lenta «Sai ci basta un sogno» passa (inaspettatamente) la seconda, secondo quanto annuncia in questo caso un invero vertiginosa Ilaria D'Amico.

    È il momento del primo grande ospite, Felix Baumgartner, l'uomo volante, che ha superato la barriera del suono. La Littizzetto lo sommerge di chiacchiere: ma lo schema del salotto della domenica sera, qui, sembra non attaccare sul palco dell'Ariston. Con l'austriaco che non capisce nulla di «suocere a Spotorno» e di «cacche di piccione» e si limita a dire : «Lassù le donne non c'erano». Si riparte con il barricadero Daniele Silvestri. Poetico anche, mentre un signore traduce il contenuto della prima canzone nella lingua dei segni («A Bocca chiusa») . La seconda («Il bisogno di te») decisamente filastroccante, come nel suo stile. Ma passa la prima, lo dice l'altrettanto graziosa attrice Valeria Bilello.

    È il momento del primo grande ospite, Felix Baumgartner, l'uomo volante, che ha superato la barriera del suono. La Littizzetto lo sommerge di chiacchiere: ma lo schema del salotto della domenica sera, qui, sembra non attaccare sul palco dell'Ariston. Con l'austriaco che non capisce nulla di «suocere a Spotorno» e di «cacche di piccione» e si limita a dire : «Lassù le donne non c'erano». Si riparte con il barricadero Daniele Silvestri. Poetico anche, mentre un signore traduce il contenuto della prima canzone nella lingua dei segni («A Bocca chiusa») . La seconda («Il bisogno di te») decisamente filastroccante, come nel suo stile. Ma passa la prima, lo dice l'altrettanto graziosa attrice Valeria Bilello.

    E' il turno della bella e brava Simona Molinari (accompagnata dal valente Peter Cincotti), con i suoi registri swing che imparammo a conoscere al Festival del 2009. Al primo round, «Dr Jekyll e Mr Hide», Simona stecca un po', non mancano stonature. Si riprende al secondo con «La Felicità», riedizione della joie de vivre cara alla tradizione sanremese. Vince, in questo caso come previsto, la «Felicità». La proclamatrice è Flavia Pennetta, orgoglio del tennis italiano, fasciata in ambito sontuoso. Luciana non manca di farle una battuta un poco già sentita: «Ma con tutti quegli oh e quegli ah, è tennis o è porno?». Bene, siamo a quasi due ore di trasmissione: questo Sanremo, partito lento come sempre, e nonostante le due canzoni per concorrente, ha preso ritmo mano a mano, e scorre via veloce.
     
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  11. *marica*
     
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    Sanremo chiude con 13,6 milioni







    Fabio Fazio alle 5 del mattino era già a Milano, dopo aver salutato e ringraziato tutti raccomandando ai giornalisti: «Scrivetelo, Luciana è stata un gigante». Alla conferenza stampa partecipa con un collegamento telefonico («Felice di aver vinto scommessa di dimostrare che popolare non vuol dire volgare»). Tocca proprio a Littizzetto («Mi sembra di aver scalato l'Everest con l'infradito») incassare la soddisfazione della Rai per i risultati della serata finale del Festival. Successo pieno. Oltre 13,6 milioni di spettatori per la prima parte della serata finale di Sanremo 2013: dalle 20.50 alle 24.11 in media 13 milioni 635 mila, pari al 51.96% di share. Nella seconda parte (dalle 24.10 all'1.05), 10 milioni 349 mila con il 66.60%. Una media di 12 milioni 997 mila spettatori pari al 53.80% di share. Nel 2012 la finale del festival di Gianni Morandi aveva ottenuto 14 milioni 456 mila spettatori con il 50.93% nella prima parte e 12 milioni 31 mila con il 69.74% nella seconda, con una media pari a 13 milioni 287 mila spettatori e al 57.43%.



    «Picco di share della finale del Festival alle 00.56 al momento della proclamazione del vincitore Marco Mengoni con 73.48%», scrive su twitter Giancarlo Leone, il direttore di Raiuno. In valori assoluti, è il risultato più alto dal 2000, quando il festival, sempre condotto da Fazio, ottenne in media 13 milioni 586 mila spettatori (54.41%). Fazio batte Fazio.

    AFFETTUOSITA' - Littizzetto rilancia Fazio. «Il merito è tutto di Fabio. Io felice, Sanremo mi porta fortuna. Ora felice di tornare a Che tempo che fa. Ieri pensavo di festeggiare, invece il mio compagno aveva febbre a 90, ero preoccupata l'ho lasciato in albergo che delirava. Io sono tornata in camera alle quattro distrutta e lui pimpante grazie all'antibiotico che guardava Red Ronnie su Retequattro con Max Pezzali». Anche per Littizzetto ritorno a Milano. «Lasciamo ora spazio alle elezioni, che saranno è più divertenti». Grandi ringraziamenti da parte della Rai alla coppia, a cominciare dal direttore Gubitosi. In quanto a Raiuno, Giancarlo Leone gongola: «Grandi risultati con contenuti alti senza cercare scorciatoie. Un festival costato meno degli altri anni e ripagato interamente dalla pubblicità».

    CLASSIFICHE - Tutto benissimo, dunque, salvo qualche malumore come tradizione vuole sulle classifiche. Pagnoncelli svela le posizioni che seguono il podio Mengoni-Elio-Modà. Al quarto posto Malika Ayane, poi Gualazzi, Silvestri, Gazzé, Chiara, Annalisa, Maria nazionale, Cristicchi, Marta sui tubi, Molinari & Cincotti, ultimi Almamegretta. Classifica frutto della media tra televoto (primo Mengoni, Modà, Annalisa, Chiara, Gualazzi, Elio, Maria Nazionale, Silvestri, Cristicchi, Molinari & Cincotti, Malika Ayane, Max Gazzè, Marta sui tubi, Almamegretta) e giuria di qualità (Elio, Malika Ayane, Gualazzi, Silvestri, mengoni, Modà, ottavo posto ex aequo Chiara e Marta sui tubi, Maria Nazionale, Cristicchi, Annalisa, Molinari & Cincotti, Almamegretta) che pesavano ognuna al 50%. In quanto ai tre finalisti il risultato del voto è stato 36% a Mengoni, 33 a Elio e 31 ai Modà. Per gli appassionati dei dati, Pagnoncelli svela anche le percentuai di voto delle due giurie. Per quella guidata da Nicola Piovani le percentuali sono state: 43% Elio, Modà e Mengoni a pari merito con il 28%. Il televoto si è orientato al 44% su Mengoni, al 34% su Modà, al 22%. Pagnoncelli aveva messo le mani avanti: «Il televoto non è il Porcellum del Festival».
     
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