Olimpiadi...

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    Doping: positivo il fiorettista Baldini


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    Un nuovo caso clamoroso, paragonabile a quello della Bastianelli nel ciclismo. Un altro positivo all'antidoping nella squadra azzurra per le Olimpiadi di Pechino: è il fiorettista Andrea Baldini, leader della classifica di coppa del mondo e grande favorito per l'oro ai Giochi di Pechino 2008.


    Baldini è risultato positivo ad un diuretico in un test antidoping effettuato dalla federazione internazionale scherma durante i campionati europei di Kiev. L'atleta sarà subito escluso dalla squadra azzurra. Al suo posto andrà il bresciano Andrea Cassarà. Cassarà, campione europeo in carica, ha già conquistato una medaglia d'oro ai giochi olimpici, nella prova a squadre del fioretto ad Atene 2004.

    IL COMUNICATO DELLA FIS - L'analisi del primo campione delle urine di Baldini, effettuata presso il Laboratorio Antidoping di Praga, ha evidenziato la presenza di un farmaco diuretico: il furosemide. «La Fis - si legge in un comunicato della Federazione italiana scherma - ha chiesto immediatamente al Presidente della Commissione Medica della FIE di attivarsi al fine di sollecitare l'effettuazione delle controanalisi delle urine dell'atleta con la massima urgenza possible». Il Presidente Giorgio Scarso, pur riconoscendo la correttezza sempre manifestata in passato dal fiorettista azzurro, il quale nel corso della stagione è stato già sottoposto a decine di controlli antidoping, esprime «grande rammarico e stupore» per quanto evidenziato dal controllo antidoping. «Nell'ottica di fornire all'opinione pubblica e al mondo schermistico nazionale ed internazionale la più ampia trasparenza di comportamenti - prosegue il comunicato della Federscherma - il Presidente Scarso ha altresì richiesto alla Procura Federale della FIS, di aprire un'immediata inchiesta al fine di accertare eventuali responsabilità di altri tesserati, laddove venisse confermata la positività di Baldini anche alla controanalisi». Alla luce della positività, il Coni ha escluso l'atleta dalla Squadra Olimpica.

     
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  2. *marica*
     
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    Entusiasmo per Nadal, aeroporto in tilt

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    «Sono qui per rappresentare il mio Paese e godermi questo evento». Rafael Nadal è sbarcato a Pechino stamattina e l'aeroporto della capitale cinese è stato preso d'assalto da una folla di giornalisti, tifosi e curiosi, che hanno accolto con entusiasmo il tennista spagnolo, futuro n° 1 del ranking Atp (lo sarà dal prossimo 18 agosto).

    L'ENTUSIASMO - Nessun festeggiamento, solo la giusta concentrazione per dare il meglio per tutta la squadra è la ricetta del campione di Maiorca, che ha 22 anni: «Giocherò al massimo delle mie possibilità», ha detto Nadal che ha già partecipato ai Giochi quattro anni fa ad Atene, scendendo in campo nel doppio con Carlos Moya. A Pechino, invece, sarà la sua prima volta nel singolare alle Olimpiadi. Dopo avere vinto a Wimbledon, ed essersi di fatto assicurato il primo posto nel ranking Atp, Rafa è il favorito per la vittoria a Pechino: «È la prima volta che gioco il torneo di singolare alle Olimpiadi, non ho molte aspettative, ma di certo mi divertirò», ha detto lo spagnolo.
     
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  3. *marica*
     
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    L'Italia debutta con l'Honduras: «Siamo pronti».

    Tre partite in sette giorni. Un ciclo ravvicinato e terribile che chiarirà il destino della nazionale Olimpica: oggi l'Honduras, poi Corea del Sud e Camerun, l'avversario più temuto e meno conosciuto. L'obiettivo degli azzurri è vincere il girone, non tanto per spostarsi a Pechino e sistemarsi qualche giorno nel villaggio, quanto per evitare di trovarsi di fronte Ronaldinho e Pato nei quarti di finale. Il Brasile ha qualità e forza per mettere in fila le rivali nel girone C e se rispetterà il pronostico incontrerà la seconda del nostro raggruppamento. Serve una partenza sprint.

    Casiraghi conta di recuperare De Silvestri, dovrebbe scegliere nel cuore della difesa la coppia tutta genoana Bocchetti- Criscito, preferisce il più robusto e geometrico Cigarini al talentuoso Marchisio e s'affida ai soliti ragazzini terribili: Giovinco e Giuseppe Rossi. Sorridenti, preparati, ironici. Convinti che il gruppo, in una manifestazione così massacrante, sia più importante della qualità dei singoli. Ma il genio e il talento potrebbero semplificare la vita della nostra nazionale: ieri sera, allo stadio Olimpico di Quinhuangdao, dove si esordiranno gli azzurri, l'umidità era del 91 per cento. «Sembrava di stare dentro una serra», hanno raccontato le atlete americane dopo essere state strapazzate dalla Norvegia nella prima giornata del torneo femminile. Oggi potrebbe essere persino peggio. Semplici le controindicazioni: far correre soprattutto il pallone. Giovinco e Rossi sanno come si fa. Sono i nostri piccoli fenomeni, l'antistress di Casiraghi, i potenziali eroi di una squadra senza stelle: «Per me Giovinco è meglio di Messi», dice Rossi. Il bianconero restituisce il complimento: «Anche tu sei meglio di lui. E allora vuol dire che siamo i favoriti...».

    Non si prendono troppo sul serio, ma lo diventano quando si tratta di affrontare l'Honduras. «Tutti s'affannano a ricordare che Brasile e Argentina sono le favorite. Ma spesso la realtà del campo è diversa: guardate sin dove sono arrivate Turchia e Russia agli Europei in Austria e Svizzera», l'analisi dell'americanino Rossi, nato nel New Jersey, cresciuto a Parma, diventato giocatore nel Manchester United e adesso punto di forza del Villarreal. Questo significa che se la nostra squadra non deve temere Argentina e Brasile, l'Honduras non parte spacciato contro gli azzurri: «Siamo prontissimi e non faremo l'errore di sottovalutare questa sfida. Però ci tengo a sottolineare che l'Italia non dipende né da me, né da Giovinco. La nostra forza è il gruppo». Lo dice Rossi, lo ribadisce il suo compagno d'avventura. Un'intesa, sul campo e fuori, che fa ben sperare Casiraghi. «La sfida all'Honduras vale come una finale. Sbagliare il primo passo significherebbe rischiare di ruzzolare», il pensiero della formica Giovinco, 165 centimetri di talento puro, 7 gol con la maglia azzurra. Anche se il più bello lo deve ancora segnare, magari oggi, nel debutto italiano all'Olimpiade. «Le responsabilità non ci spaventano. Da un mese pensiamo a questa partita». E a come fare per vincerla.

     
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  4. *marica*
     
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    L'Italia del calcio comincia vincendo


    L'Italia del calcio comincia con il piede giusto l'Olimpiade. Il successo nell'esordio con l'Honduras, nonostante l'assenza di Rocchi, unico fuoriquota (contusione in allenamento) oltre che netto nel risultato, è stato convincente nel gioco. Se nel computo delle reti ci sono due rigori, è solo a conferma che lattacco degli azzurri ha messo in netta difficoltà gli avversari. Giovinco è stato realizzatore e irspiratore, ma anche Rossi e Acquafresca hanno dimostrato ottima intesa. Gli azzurri hanno chiuso il primo tempo sul 2-0, mettendo già così il segno sulla partita.

    PRODEZZA - L'uno due dell'Italia nello scorcio finale del primo tempo mette gli azzurri sulla strada buona sia nel match d'apertura sia nel cammino olimpico. Giovinco segna una rete di precisione e di potenza da fuori area al 40esimo. Due minuti dopo il raddoppio di Giuseppe Rossi su rigore. L'Italia di Casiraghi non ci mette molto a studiare l'avversario e a entrare in partita. La prima occasione è sui piedi di Acquafresca, lanciato benissimo e solo verso la porta: sbaglia calciando sul portiere in uscita. Giovinco ispira sulla sinistra un paio di azioni pericolose poi la sua prodezza apre realmente la partita azzurra. Due minuti dopo l'1-0, il rigore per un mani di Arzu in contrasto con Acquafresca. Nella ripresa l'Italia riparte di slancio e si guadagna subito con Acquafresca il secondo rigore: al 9' il portiere honduregno Hernandez, già protagonista di vari salvataggi, in uscita atterra l'azzurro che aveva allungato la palla per saltarlo. La partita è chiusa, l'Italia controlla e continua giocare bene. Anche viviano ha modo di farsi vedere con due parate su tiri da lontano. A 10 minuti dalla fine, quando Giovinco esce per lasciare il posto al compagno di squadra Marchisio, lo saluta un'ovazione dello stadio. Poco dopo scontro in area tra Silvestri-Martinez: fallo dell'azzurro, ma Pavan sbaglia dal dischetto. Ultima emozione una parata di Viviano su un tiro dalla distanza. L'Italia dei giovani va e promette molto bene.

     
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  5. galippa
     
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    Sì!! ieri ho visto un'pò la partita... 3-0 sn contentissima! ^_^
    E finalmente oggi cominciano!!!! :woot:
     
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  6. *marica*
     
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    Entusiasmo, polemiche e sicurezza
    La Cina si presenta con i Giochi


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    Il momento, atteso e discusso, è arrivato. Scatta l'Olimpiade di Pechino e la cerimonia inaugurale di oggi (alle 14 italiane in diretta su Raidue) è chiamata a definirne colori, sentimenti e sensazioni. Lo spettacolo va in scena tra imponenti misure di sicurezza che non cancellano i timori per le minacce di attentati. Ma l'inevitabile spiegamento di militari e agenti nella capitale cinese, i controlli minuziosi e l'attenzione ddell'apparato organizzativo non riescono a soffocare la sensazione di una partecipazione sincera ed entusiasta dei cinesi all'evento. Così le critiche diffuse sulla libertà di espressione e sui diritti civili, espresse ancora ieri da George W. Bush prima di arrivare a Pechino, vengono accolte con fastidio non soltanto dal governo cinese ("interferenze negli affari interni") ma anche dalla gente comune.

    LA FESTA NEL NIDO D'UCCELLO - La cerimonia è il "manifesto" dei Giochi. A ogni edizione si cerca di fare meglio e di più nel tentativo di stupire e farsi ricordare. Lo sforzo di Pechino 2008 in questo senso si annuncia enorme. Le immagini delle prove "rubate" da un network coreano alcuni giorni fa ne hanno dato conferma: grandiosità e scene allestite con migliaia di figuranti per tre ore e mezza di spettacolo nella cornice del nuovo stadio "Nido d’Uccello". Il via alle 8.08 per dare un segnale benaugurante oltre ogni dubbio. L'Olimpiade comincia l'8-8-08 alle 8 e 8 minuti (e 8 secondi) di sera. Superfluo spiegare a questo punto che l'8 è considerato un numero portafortuna nella tradizione cinese. La Cina vuole mostrarsi al meglio in una diretta tv con un pubblico potenziale di 4 miliardi di persone. La direzione dello spettacolo è stata affidata al regista di "Lanterne Rosse" e "La foresta dei pugnali volanti", Zhang Yimou che dirige una folla di 15mila comparse. Un'ora di rappresentazione con due parti distinte per l'era antica e quella moderna della Cina. L'inno olimpico, prima del discorso ufficiale di Hu Jintao, è affidato alla cinese Liu Huan e alla britannica Sarah Brightman. Poi il via alla sfilata delle 205 delegazioni nazionali, in uns sequenza legata ai caratteri dell'alfabeto cinese e quindi insolita. Italia, in giacca argentata, in pista come 191esima e con il portabandiera Antonio Rossi e nessuna forma di protesta simbolica, come ha spiegato lo stesso canoista.

     
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  7. aLicE_ve
     
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    Fra poco c'è la cerimonia di apertura..
    Non vedo l'ora!!
     
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  8. *marica*
     
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    In un tripudio di luci e rulli di tampuri e fuochi di artificio ha avuto inizio la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Pechino 2008


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  9. miriametro
     
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    stupendo inizio!
     
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  10. galippa
     
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    Inizio e finale veramente bellissimi!
     
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  11. vale'85
     
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    Ho sentito però che i cinesi qualche trucchetto lo hanno usato per la cerimonia...
    Vabbé ma 'sti cavoli,l'importante è che per noi queste olimpiadi vadano bene!
    Oggi la Pellegrini ha vinto un oro storco dopo il record,così come la Vezzali...bravissime!
     
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  12. *marica*
     
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    Pechino 2008: emozioni e follie a cinque cerchi. Foto

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    Sono stati sedici giorni intensi di emozioni olimpiche. Abbiamo visto campioni sgretolarsi, altri rinascere e compiere imprese che solo l'Olimpiade può indurre a compiere come Usain Bolt e Michael Phelps, due dei più grandi protagonisti di questa edizione.

    Come Federica Pellegrini che ha ottenuto in piscina il suo riscatto dopo la rovinosa prova dei 400 stile libero o come Alex Schwazer che da Superman ha trionfato nella marcia 50 km o Iosefa Idem che ha perso l'oro più che conquistato l'argento per soli quattro millesimi.

    Abbiamo sofferto con Mauro Sarmiento, argento nel taekwondo, e arrabbiati con Clemente Russo, sul secondo gradino del podio anche a causa di un arbitraggio discusso come in molte altre occasioni (vedi ginnastica ritmica a squadre) in questa Olimpiade.

    BELLEZZE ATLETICHE - A Pechino abbiamo ammirato la bellezza atletica e quella meramente estetica delle atlete: da Margherita Granbassi, bronzo nel fioretto individuale, alla splendida giavellotista Leryn Franco o al portiere della squadra femminile di calcio statunitense Hope Solo. Si sono visti cerotti per tenere i muscoli tonici o ricorrere alla cupping therapy.

    BELLEZZE DIVERSE - Ma abbiamo anche partecipato e capito come ci sia bellezza anche nella storia di Natalie Du Toit, nuotatrice che ha subito l'amputazione di una gamba e non ha perso il vigore e la volontà, o nella medaglia d'oro di Maarten van der Weijden. Ma anche esempi di totale discredito dello spirito olimpico il cubano Matos ha aggredito l'arbitro meritandosi la squalifica a vita.
     
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  13. vale'85
     
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    La ginnastica è stata scandalosa per noi!
     
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  14. *marica*
     
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    CITAZIONE (vale'85 @ 29/8/2008, 22:14)
    La ginnastica è stata scandalosa per noi!

    Purtroppo anche se una delle mie discipline prefereti non sono riuscita a seguirla...
     
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  15. POLISTIROLO
     
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    Io le ho seguite poco e purtroppo soltanto in tedesco, in greco e in inglese. Ero proprio al mare quando le hanno fatte, sono riuscita a seguire giusto la cerimonia finale.
     
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37 replies since 23/7/2008, 09:29   294 views
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